L'estate sta finendo... Ma non i problemi legati allo stress da caldo
Di Arianna Zanella, DVM
Le principali problematiche riscontrate in allevamento durante la tarda estate e l’autunno possono essere divise in 3 ambiti principali:
- produzione di latte non adeguata, soprattutto in relazione alla media dei giorni in latte della mandria;
- scarsa fertilità;
- aumento dell’incidenza delle patologie podali.
In riferimento alla produzione di latte è stata ormai identificata una sindrome da bassa produzione di latte in autunno (o SBPLA).
Questa problematica è ormai ben conosciuta in ogni parte del mondo e classificata come sindrome multifattoriale su base genetica ma soprattutto gestionale. I controlli AIA fatti in Italia negli ultimi anni hanno chiaramente evidenziato una media produttiva decisamente inferiore rispetto alla primavera, nonostante le condizioni climatiche molto simili nei due periodi.
Come già detto le cause di questa situazione vanno ricercate almeno in parte nella genetica degli animali stessi. Nonostante la lunga selezione, le nostre bovine sono ancora molto influenzate dal fotoperiodo.
Nello specifico, le vacche che trascorrono il periodo di asciutta durante i mesi più caldi, oltre a subire le conseguenze di un THI molto elevato, devono fare i conti anche con l’esposizione a molte ore di luce, aspetto che influenza negativamente le loro performaces della lattazione successiva e quindi il picco di latte nel periodo autunnale.
La parte più cospicua della prevenzione della SBPLA si svolge però ponendo attenzione a tutti quegli aspetti che concorrono a ridurre l’influenza dello stress termico sulle nostre mandrie, sia per quanto riguarda il gruppo di animali in latte che per le asciutte. In particolare il calo di produzione che si verifica nei mesi estivi non viene completamente recuperato al termine della stagione calda e riduce le medie produttive anche dei mesi successivi.
Per quanto riguarda la fertilità, spesso durante l’autunno il tasso di concepimento resta comunque basso nonostante il notevole calo delle temperature ambientali. Nella maggior parte dei casi questo è un effetto ritardato dell’esposizione della mandria allo stress termico durante i mesi estivi. Quest’ultimo influenza l’esito delle fecondazioni fatte durante la stagione più calda ma la problematica si protrae anche nei mesi successivi. Ciò si spiega in quanto lo sviluppo dei follicoli che dovrebbero essere fecondati durante l’autunno, è iniziato 40 – 50 gg prima, quindi esattamente durante il periodo estivo. Diversi studi hanno evidenziato una minore qualità dei follicoli raccolti alla fine dell’estate/inizio autunno a cui è stato correlato un ridotto tasso di concepimento. Il periodo autunnale è anche spesso caratterizzato da un’incidenza elevata di patologie podali in stalla. L’origine di questa problematica può essere varia, ma nella maggior parte dei casi la causa principale è l’aumento del numero di ore trascorse in piedi durante l’estate è la causa principale.
Per combattere lo stress da caldo le vacche riducono drasticamente le ore di riposo in cuccetta per aumentare la loro capacità di dissipare calore. Alla lunga questo tipo di comportamento si ripercuote sulla salute dell’unghia e gli effetti diventano chiaramente manifesti alla conclusione della stagione.
Da molti anni ormai conosciamo le conseguenze immediate dell’esposizione allo stress da caldo sia sulle performances produttive che riproduttive delle nostre mandrie. A tutto ciò però bisogna aggiungere anche gli effetti a lungo termine di questa condizione, che non si concludono con il calo termico e il cambio di stagione.
Per questa ragione, l’adozione di tutti quei sistemi che ci permettono di alleviare le problematiche estive, diventa ancora più essenziale. L’intervento deve riguardare sia la parte gestionale, adeguando la razione e evitando situazioni di sovraffollamento nei diversi gruppi, ma soprattutto strutturale con l’adozione di impianti di ventilazione e raffrescamento che restano il modo più efficace per ridurre drasticamente le problematiche immediate e a lungo termine.